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Rifiuti in PVC: classificazione e come riconoscerli
Tempo fa, vi era una differenza tra le applicazioni post-consumo a lunga vita e quelle a vita breve. I rifiuti in PVC venivano infatti classificati indue categorie: A e B. Ad oggi, l’attenzione è sull’uso del riciclato invece che sulla generazione di riciclato, non viene più utilizzata la classificazione secondo i tipi di applicazioni diversi.
Il sistema ritorna a guardare alle origini:
- Post-consumo
- Post-industriali
Viene fatta questa distinzione in quanto l’origine è una buona indicazione della qualità del materiale e del livello di rilavorazione necessaria. A sua volta, ciò impatta sull’emissione di CO2, durante il ciclo di durata di un prodotto.
E’ al riciclatore che spetta il compito di dichiarare la percentuale di materiale post-consumo e post-industriale contenuta nel flusso di rifiuti in arrivo. Gli ispettori della EuCertPlast, controlleranno i documenti e faranno dei controlli casuali per convalidare le percentuali dichiarate.
RIFIUTI IN PVC POST INDUSTRIALE
Si tratta di un mono-flusso, un materiale quasi puro, solitamente abbastanza pulito, dal colore unico e non il tipo solitamente trovato nei flussi di rifiuti generali. Arrivando da aziende come imprese di costruzioni, fabbriche di finestre o mobilifici, questo flusso di rifiuti è presente soprattutto a livello degli utenti professionali. Ecco alcuni esempi di materiali che possono essere dichiarati come rifiuti in PVC post industriale:
- Scarti da installazioni di intelaiature di finestre e sfridi
- Materiali per l’installazione di rivestimenti
- Scarti di materiale da installazioni di tapparelle
- Scorie di produzione di cavi
- Sfridi fine-rotolo di film o di laminati
RIFIUTI IN PVC POST-CONSUMO
Questi rifiuti in PVC consistono in materiali misti, provenienti da applicazioni diverse e di molti colori.
Gli oggetti appartenenti a questa categoria ovviamente sono stati utilizzati (prodotti alla fine della loro durata), si presentano sporchi e con la possibilità di contenere tracce di altri materiali e sostanze.
Essi hanno bisogno di sforzi aggiuntivi di trattamento (assortimento ulteriore, pulizia, ecc..), sia da parte del raccoglitore-selezionatore, sia da parte del riciclatore, concludendo così il processo di riciclaggio.
Ecco alcuni esempi di materiali che possono essere dichiarati come rifiuti in PVC post-consumo:
- Tubature rimosse dal suolo durante ristrutturazioni
- Cavi rimossi durante demolizioni
- Intelaiature di finestre rimpiazzate per ristrutturazioni
- Cartelli pubblicitari
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Cosa produciamo noi di GPlast con il PVC:
![]() Colori: grigio e nero | altri colori a richiesta. |
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