E’ in arrivo una tassa sulla plastica?
E’ in programma per la prossima settimana un incontro in cui la Commissione europea proporrà all’Europarlamento di Strasburgo una strategia sul riciclaggio della plastica.
Il fine? utilizzarne e produrne meno e risanare il bilancio europeo.
Sarà un anno importante il 2018, in cui poter realizzare la riforma dell’unione economica e monetaria, tra le proposte, quella della tassa sulla plastica.
“Produciamo e utilizziamo troppa plastica, nonostante gli sforzi fatti per riciclarla diventa spazzatura, che non possiamo neanche più vendere sui mercati mondiali, come facevamo in passato”.
Così ha commentato Günther Oettinger, commissario al Bilancio europeo.
Attualmente la quantità di plastica da riciclare proveniente dall’Ue ammonta a circa 3 milioni di tonnellate e non potrà più essere destinata alle discaricche cinesi: dal primo gennaio Pechino ha infatti chiuso il mercato.
Gli obiettivi
Uno dei principali obiettivi è quello di imporre entro il 2030 il riutilizzo o il riciclo totale degli imballaggi di plastica, la quale risulta sempre più nociva per l’ambiente, causando problemi agli habitat di fauna e flora selvatica.
A riguardo, così afferma Günther Oettinger: “La nuova tassa europea non ha soltanto un valore ambientale ma servirà anche per colmare il gap dei 12/14 miliardi che il Regno Unito lascerà come eredità della Brexit. Sarà messa a bilancio come ‘nuove risorse finanziarie’, a disposizione esclusivamente dell’Ue”.
Tassa sulla plastica: quanta ne è stata prodotta fino ad ora?
Se vi state chiedendo quanta plastica è stata prodotta negli anni e fino ad ora, ecco a cosa dovete pensare a:
- Un miliardo di elefanti;
- 80 milioni di balenottera azzurra;
- 822.000 Torri Eiffel.
Sono proprio queste le rappresentazioni che indicano la quantità di plastica prodotta dalla sua invenzione (anni 50) fino ad oggi.
In numeri, secondo uno studio della Science Advances, la quantità di palstica prodotta in 60 anni è stata di 8 miliardi e 300 milioni di tonnellate.
Da tutta questa plastica prodotta, 2 miliardi di tonnellate sono ancora utilizzate e 6,3 diventati scarto.
Ecco un immagine che riassume il tutto e ci fa capire ancora meglio la situazione:
Secondo i ricercatori di questo studio, nel 2050 arriveremo ad una produzione che tocca i 12 miliardi di tonnellate.
Negli anni 50 la produzione annua non superava i 2 milioni di tonnellate, mentre ad oggi siamo arrivati a 400 milioni.
La soluzione, sempre secondo i ricercatori non è la rimozione totale della plastica dal mercato, praticamente impossibile, piuttosto un esame più critico dell’utilizzo delle plastiche e di come possa essere gestita la fine del loro ciclo di utilizzo.
Una delle coautrici dello studio ha così affermato:
“Ci sono ambiti in cui le plastiche sono indispensabili, specialmente nei prodotti progettati per durare molto tempo, ma siamo obbligati a riconsiderare attentamente al nostro uso delle plastiche e a domandarci quando ha senso”.
Noi di Gplast, specializzati nella rigenerazione di materie plastiche PVC, utilizziamo la plastica riciclata per trasformarla in granuli PVC. In questo modo salvaguardiamo l’ambiente dall’inquinamento della plastica offrendo un prodotto di grande qualità, utilizzato nella produzione di tubi nei cavidotti e nei profili vari per l’edilizia e altri settori industriali.
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