Entro il 2020 Coca-Cola utilizzerà il 50% di plastica riciclata
La notizia ufficiale è stata riportata dal quotidiano britannico The Guardian.
Coca-Cola ha ceduto alle pressioni di Greenpeace, annunciando di voler aumentare l’impiego di plastica riciclata nelle bottiglie: l’obiettivo per il 2020 è di raggiungere il 50% di plastica riccilata in Europa.
Al fine di raggiungere lo scopo prefissato e anticipare i tempi, la multinazionale ha deciso di investire nel più grande impianto di riciclaggio di bottiglie d’Europa e, sempre secondo quanto riportato da The Guardian, Coca-Cola avrebbe battuto altri grandi marchi nella corsa.
Ma a Greenpeace questo non basa, secondo l’associazione, l’azienda dovrebbe prendere esempio da chi già utilizza il 50% di PET riciclato nelle bottiglie puntando al 100% nel 2020.
D’altronde, per un colosso come Coca-Cola, in grado di produrre 100 miliardi di bottiglie di plastica l’anno, non dovrebbe essere un risultato impossibile da raggiungere.
Plastica riciclata fra sostenibilità e marketing
Ad oggi i brand più importanti competono per risultare quelli più in linea con le tematiche ambientali.
La gravità innegabile delle conseguenze di una gestione nella migliore delle ipotesi poco avveduta delle risorse è di dominio pubblico e i grandi produttori mondiali non possono non confrontarsi con questo dato.
Coca-Cola che nonostante l’invito ha rifiutato di rendere noti i propri consumi di plastica, rilancia la posta con questo impegno con scadenza 2020, per la produzione di bottiglie in plastica riciclata per il 50%, contro l’attuale quantitativo al 25%, sul mercato Anglosassone.
Un’accoglienza tiepida da parte delle Associazioni Ambientaliste che hanno dal canto loro sottolineato come compagnie ben più piccole rispettino già standard più elevati rispetto a quelli lanciati dalla Multinazionale come un traguardo straordinario.
Nel mentre la Gran Bretagna fa dei test a questa svolta green: solo sei compagnie al mondo impiegano le attuali tecnologie disponibili per la produzione di bottiglie in plastica riciclata al 100%.
L’impatto della plastica sull’ambiente
E’ in continua crescita la preoccupazione riguardante l’impatto dell’inquinamento da plastica negli oceani di tutto il mondo.
Di recente, degli scienziati hanno scoperto 18 tonnellate di plastiche sulla remota isola di Henderson, nell’Oceano Pacifico.
Coca-Cola, nonostante si rifiuti di diffondere i propri dati riguardo l’impiego globale di plastica, secondo l’associazione Greenpeace l’azienda produce ogni anno 100 miliardi di miliardi di bottiglie, ovvero 3.400 circa al secondo.
La tecnologia a disposizione dell’industria plastica consente già alle aziende di creare bottiglie fatte al 100% di plastica riciclata, chiamata anche RPET, ma solo sei compagnie al mondo utilizzano questo materiale in quantità pari al 6,6%.
In Italia, l’azienda di bottiglie d’acqua San Benedetto, ha creato una bottiglia, la “litro”, composta per il 25% da PET riciclato.
Tendenza che non sembra essersi ancora del tutto affermata tra le aziende operanti nel settore beverage.
Noi di GPlast, operiamo da più di 40 anni nella lavorazione delle materie plastiche, in Italia e all’estero.
Ci occupiamo di rigenerazione di materie plastiche in PVC: produciamo granuli in PVC di vari colori e con diverse tipologie di filtraggio.
Utilizzando la plastica riciclata e trasformandola in granuli di PVC, salvaguardiamo l’ambiente dall’inquinamento della plastica con un prodotto finale di grande affidabilità, impiegato nella produzione di tubi per cavidotti e profili vari utilizzati nell’edilizia e altri settori industriali.
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