La convenienza del PVC nel mercato

In questo articolo vi parleremo di come, secondo uno studio commissionato nel 2011 da ECVM ( European Council of Vinyl Manufactures) e dalla divisione di PlasticsEurope, i benefici dell’uso del PVC in prodotti da costruzione come serramenti, tubi e pavimentazioni, in termini di costi e consumi energetici stiamo migliorando il mercato coinvolto.

La convenienza del PVC

Nella società di oggi, in cui i costi e i consumi di energia sono all’ordine del giorno, il PVC è la materia plastica che sta emergendo rispetto ad altri materiali tra cui legno e metallo, come il miglior prodotto nel mercato per costi e benefici in settori dell’industria edile.

Cos’è il PVC?

Il polivinilcloruro, conosciuto anche come vinile, è una plastica versatile che può offrire una vasta gamma di prodotti rigidi e flessibili nel settore dell’industria edile. Utilizzato perchè molto facile da trasformare, tutt’oggi il PVC viene sempre più spesso riciclato nella fase di produzione di articoli specifici in PVC.

TCO “Total Cost of Ownership”

“Mentre per quanto riguarda durata, prestazioni e flessibilità nell’uso, i benefici del PVC nel settore costruzioni sono stati lungamente riconosciuti, i suoi vantaggi nei costi di lungo periodo non sono stati sempre completamente apprezzati”.

Lo studio di ECVM, dichiara che il costo del PVC risulta essere relativamente basso e per dimostrarlo, prende in esame la stessa materia plastica in tre diverse aree chiave del settore: finestre, pavimenti e tubazioni.

FINESTRE

Per le finestre, è stato rapportato il PVC ad altre alternative come l’alluminio e il legno. Per il mercato italiano sono state prese come riferimento finestre da 123 x 48 cm, con prestazioni termiche pari a 1,3 Uw/m2K e una vita utile di 30 anni.

Lo studio vuole sottolineare come, in termini di costo d’acquisto ed installazione, le finestre in PVC siano meno costose del 41% rispetto a quelle in alluminio e del 36% rispetto a quelle in legno.

Un altro punto a favore è che i serramenti in PVC non necessitano di specifici interventi di manutenzione, oltre ovviamente ad occasionali pulizie e lubrificazione dei cardini.

Tutti e tre i tipi di materiale presi in considerazione, offrono un risparmio netto, ossia i risparmi energetici ottenuti sono superiori ai costi totali: il PVC presenterebbe però un tempo di ritorno delle spese sostenute di 12 anni, contro i 24 anni degli altri due materiali.

TUBAZIONI

Lo studio ha considerato sia tubazioni per acqua potabile con una vita utile di 100 anni, sia tubazioni per fognature con una vita utile di 50 anni.

Come materiali alternativi al PVC nelle tubazioni per acqua potabile sono stati valutati materiali ferrosi e altre plastiche, mentre come soluzione alternativa nelle tubazioni per fognature sono state considerate, oltre ad altri materiali plastici, anche i materiali cementizi.

L’analisi fa vedere come i tubi in plastica, e quindi anche quelli in PVC, presentano costi totali più bassi rispetto ai materiali ferrosi e cementizi.

Inoltre, nel caso di tubazioni per acqua potabile, i prodotti in PVC mostrano il miglior TCO (“Total Cost of Ownership”, costo sull’intero ciclo di vita del prodotto), il polietilene è in media del 9% più costoso, del 26% la ghisa.

Per le fognature, è il polietilene corrugato a mostrare il più basso TCO: il PVC si rivela circa il 6% più caro, il calcestruzzo costa il 65% in più e il cemento il 52%.

PAVIMENTI

Sono stati considerati pavimenti resilienti con un tempo di vita, in uso, di 20 anni, suddivisi in due categorie: a basso e medio traffico (uffici, sale riunioni, negozi e classi) e ad alto traffico (hall, ingressi, reception e sale d’attesa).

I materiali presi analizzati sono stati, oltre al PVC di media ed alta qualità, anche gomma e linoleum.

I risultati mostrano che sono i pavimenti in PVC di elevata qualità a mostrare il minore TCO sia in aree a basso, medio ed alto traffico.

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