Come si comporta il PVC in caso di incendio?

Per quanto riguardano le performance del PVC in caso di incendio, le principali caratteristiche possono essere sintetizzate in questo modo:

  • Il PVC è in grado di ottenere i più alti risultati di reazione al fuoco rispetto a ogni materiale termoplastico: Euroclasse B-s1-d0.
  • Il maggiore vantaggio del PVC: non contribuisce alla propagazione del fuoco.
  • Il PVC ha intrinsecamente un elevato potenziale per resistere a fonti di accensione: esso non contribuisce o contribuisce solo in minima parte all’avvio.
  • Il PVC è autoestinguente: cessa di bruciare una volta che la sorgente di fiamma viene rimossa.
  • Il PVC irradia solo una minima quantità di calore, questo significa un minimo contributo alla diffusione del calore.
  • Il rilascio di fumo dalla combustione del PVC non è più tossico di quello di qualsiasi altro materiale a base di carbonio, compresi materiali naturali come ad esempio il legno.
  • Il Cloruro di Idrogeno (HCl) contenuto nel fumo è altamente irritante e fornisce un segnale immediato dello sviluppo dell’incendio fungendo da allarme di fuga. Nessun danno irreversibile alla struttura dell’edificio può essere causato dal rilascio di cloruro di idrogeno in caso di incendio, sia esso un edificio residenziale o commerciale. Grazie alla formazione di condensa sulle superfici fredde (pavimenti, finestre, muri, ecc) le quantità di HCl presenti in realtà risultano, da misure analitiche sulla combustione di PVC, generalmente molto inferiori a quelle calcolate teoricamente Nel fuoco il PVC non rilascia scintille che contribuiscono alla propagazione.
  • Il PVC si espande carbonizzandosi quando viene bruciato, creando così uno strato di protezione contro la propagazione della fiamma. Questa proprietà rappresenta un contributo significativo per rallentare la propagazione del fuoco.

Non sono cose dette a caso, anzi, sono state confermate da un recente studio condotto in Francia.

Lo studio ha simulato un incendio accidentale in una normale camera da letto da hotel con pavimenti e serramenti in PVC, peraltro ha evidenziato come l’utilizzo del PVC, grazie all’odore e all’acidità dei fumi, semplificasse l’attivazione dell’allarme antincendio e fungesse come segnale d’allarme anche per persone soprese nel sonno, permettendone la fuga.

PVC in caso di incendio: rilascia diossina?

Tutti i materiali contenenti cloro, compresi legno, foglie e residui di cibo, possono produrre diossina quando bruciano.

Il ruolo del PVC nell’emissione di diossina, anche se molto meno frequentemente rispetto al passato, a volte è messo ancora in discussione, è importante perciò fare chiarezza.

Cosa sono le diossine?

Si tratta di un gruppo di 210 sostane formate da policlorodibenzodiossine e policlorodibenzofurani (PCDD e PCDF).

Ma solo una piccola parte di queste, con atomi di cloro in posizioni specifiche, hanno un elevato potenziale tossico.

In caso di inecndio, il PVC può formare diossine, che vengono assorbite dalle particelle di fuliggine ocontenute nei gas del fumo.

Perciò, eventuali effetti acuti o cronici sulla salute sono ridotti al minimo. Ciò è confermato da diversi studi in cui sono state esaminate persone esposte e non sono stati riscontrati effetti cancerogeni.

Molte altre sostanze cancerogene sono invece emesse durante un incendio come ad esempio gli idrocarburi policiclici (PAH) e le particelle sottili, con un rischio più alto delle diossine.

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