Le materie plastiche da non utilizzare mai con gli alimenti

Alzi la mano chi non usa i contenitori per il cibo…non barate! quindi non si può proprio mentire… ma chi di noi conosce il “numero di codice del riciclaggio” dei nostri contenitori?

Quello che ognuno di noi può scoprire semplicemente guardando sotto il contenitore incriminato é un numero corrispondente alla materia plastica di cui è costituito, se si legge un 3 o un 7 significa rispettivamente che quel contenitore è stato fatto con PVC (cloruro di polivinile) un tipo di plastica con effetti tossici sull’organismo perché contenete DEHA (secondo numerosi studi provoca se esposti a lungo periodo diminuzione di peso e massa ossea, danni epatici e danni al sistema riproduttore, cancro e non solo è tossico se usato a contatto con alimenti ma lo è anche durante il suo ciclo produttivo e il suo smaltimento) sostanza che più facilmente si accumula tramite i grassi come ad esempio nel confezionamento della carne coperta con pellicola di plastica contenente DEHA, ed il n°7 invece significa una serie di plastiche diverse tra cui il policarbonato che contiene bisfenolo A solitamente abbreviato in BPA anche definito in ambito scientifico distruttore endocrino, è un mattone fondamentale nella sintesi di plastiche e additivi plastici ed i suoi derivati sono in commercio da più di 50 anni.

Sapendo che quotidianamente risultiamo esposti ad un numero inimmaginabile di sostanze chimiche di sintesi e quindi con effetti innaturali e controversi sul nostro organismo la domanda sorge spontanea: perché esporci anche a questi oggetti? e ancora “conoscete le plastiche che usate a contatto col vostro cibo?”

 I numeri relativi alla codifica europea indicano rispettivamente:

1= PET polietilene tereftalato usato per bottiglie d’acqua, di bibite o flaconi per prodotti di bellezza;

2 = HDPE polietilene ad alta densità usato per vasetti di yogurt, flaconi di detersivo;

3 =PVC o V vinile o cloruro di polivinile usato per contenitori per alimenti;

4 = LDPE polietilene a bassa densità usato per sacchetti per cibi di surgelati e bottiglie squeeze;

5=PP polipropilene usato per bottigliette di ketchup

6=PS polistirolo

7 = tutte le altre plastiche tra cui il policarbonato e le resine epossidiche

Cosa fare dopo che ai controllato tutte le tue plastiche che utilizziamo e che abbiamo in casa?

Innanzitutto gettare via i contenitori più vecchi e usurati, graffiati o che mostrano aloni di colore tipo sui contenitori bianchi o trasparenti ingialliti o colorati magari da sughi o altro, poi prima di mettere il cibo aspettare che sia freddo, evitare di cucinare nella plastica (questo è valido per chi cucina con i microonde)perché anche se è idonea non significa che è sicura al 100% bensì vuol dire che non si deforma o che non si scioglie con il processo di cottura al microonde.

Quando prepariamo panini o tramezzini non usare buste di plastica o pellicola trasparente per conservarli, preferire dei tovaglioli piegati in un sacchetto di carta del pane o anche fatti da se in cotone come quelli di quando si andava alle elementari!

In generale però il consiglio è non dimenticarsi mai che la plastica non è biodegradabile e che se bisogna scegliere tra contenitori per alimenti è sempre meglio preferire acciaio inox, vetro, pirex, terracotta, ceramica o stoffa e carta!